
De.scRoom da vicino
Trasformare le idee in realtà
Abbiamo deciso di trasformare questo studio di architettura per convogliare un gruppo ristretto e disordinato di persone, gli Scroomers. In questo spazio fisico si potranno esporre i propri talenti e le proprie arti in condivisione; torneremo alla vera comunicazione tra noi, fatta di scambi di idee, confronti, critiche costruttive e quant'altro possa far conoscere il nostro Sè. Passeremo dal canale dell'arte e della creatività che, al di là del proprio quotidiano lavoro più o meno retribuito, possediamo inevitabilmente. Partendo dall’idea di svolgere un co.workshop al suo interno, ci siamo resi conto dell’importanza e quindi del ritorno alla vera comunicazione tra individui, priva di filtri digitali come chat, social e altri sistemi di interazione digitale, mantenendo la loro inevitabile utilità. Perfino i luoghi stessi di incontro come bar e locali pubblici generano divisioni; è per noi importante ritrovare una dimensione più umana, fatta di interazione reale attorno a un tavolo dove spesso e volentieri nascono idee e le distanze sono solo e semplicemente scandite dalle dimensioni di quel tavolo. Arte e interazione umana saranno i nostri fili invisibili ma ben presenti che ci terranno legati l‘uno all’altro tramite temi artistici.

Perchè il termine De.scRoom?
E’ nato da un gioco di termini, “Desk” e “Room”, che descrivono di fatto oggetti e spazi fisici, ma che al contempo generano un termine piacevolmente risuonante descritto nel termine “Scroom”. Per definizione, “un mucchio ristretto e disordinato di persone” descrive proprio l’atmosfera e le persone stesse che faranno vivere quegli oggetti apparentemente inanimati.